ADELAIDE C.M. DI PORTAROMANA (MI) CHE AMA RODOLFO

Cara Franca, e anche Piera anche se non ci sei mai…

dopo 40 anni di matrimonio non riesco a non pensare al mio primo amore, Rodolfo. Ormai lo sogno anche di notte! Ho saputo da una mia cugina che è venuto a vivere nella mia città e che è vedovo. Io non sono vedova, ma potrei sempre divorziare e finalmente essere felice! Ho solo 69 anni, mica sono vecchia. Solo solo tracagnotta ma lo ero anche allora e lui mi diceva che le piacevano i miei rotolini…

Franca, Piera, che ne pensate? esagero? devo accontentarmi di questa mummia che ho accanto? Questo gioca a scala 40 tutto il giorno all’Arcibellezza e quando torna a casa non spiccica una parola!

Vi bacio e apprezzo molto, Adelaide C.M. di Portaromana (MI)

Cara Adelaide C.M. di Portaromana (MI),

La Piera è impegnata nella giuria del concorso ‘La Tazza del Papà più bella’ alle elementari di via Guicciardi.

Comunque hai ragione non sei vecchia: sei fuori. Ma quanti anni hai? 16?

Rodolfo dici che è meglio di tuo marito? E chi te l’ha detto, tua cugina o lo hai letto negli avanzi del caffè? A proposito che fa tua cugina? L’investigatrice? Perchè invece di premeditare divorzio, fughe e amore indefesso non provi anche solo a incontrarlo ‘per caso’ questo Rodolfo, e parlarci almeno un paio di volte? E scoprirai che è un coglione, identico a quello che hai accanto.

Cordialità,

Franca

MARIA99 CHE HA 17 ANNI E MALGRADO QUESTO NON È LOBOTOMIZZTA. PER ORA.

Cara Franca e Piera,

Ho 17 anni, frequento il 3 anno del liceo linguistico e non mi piacciono le lingue. Ma suppongo sia colpa mia aver scelto un liceo dove non ci sono maschi e si studiano lingue che non riesco ad imparare né mi piacciono. A me piacciono i numeri: mi tranquillizzano. Quando sono agitata mi metto a contare le listarelle del parquè nella mia stanza e mi tranquillizzo. 

Voi mi piacete perché non avete paura di essere ciò che siete e di dire quello che pensate. Io mi faccio un sacco di problemi, non cambio manco pettinatura perché mi terrorizza l’idea che chiunque potrebbe osservarmi o parlarmi anche solo per chiedermi dove ho tagliato i capelli. Fumo le sigarette perché le fumano tutte e bevo 3 caffè al giorno perché al mio liceo c’è la macchinetta e ho una scusa per non parlare con nessuno se mi muovo in continuazione. Il sabato e la domenica io li odio. Non ho nulla da fare, non ho amiche che mi cercano e allora conto le listarelle del parquè e mi immagino tipo una rockstar piena di gente che la adora.

Ma nella vita c’è di più! Rimbaud a 17 scriveva poesie da urlo ed è morto a 23 anni mi pare e cazzo se ha vissuto! Io al massimo vado al parco con i compagni di classe della mia amica che fa ragioneria a fumare canne e a chiedermi perché non ho il coraggio di ballare da sola con il sottofondo dei tamburi come fa la Gloria. A volte penso che sia perché mi chiamo Maria. E’ un nome noioso importante abusato .. o forse io sono e sarò sempre il problema.

Scusate non ho detto molto ma questo non molto sono io e non so manco che chiedervi. Maria99

Cara Maria,

rispondo io (Franca) che la Piera mi è uscita a comprare un fissa denti più efficace che ieri le è rimasta la gengiva attaccata ai fichi secchi che ci hanno regalato quelli della parrocchia. Le avevo detto di non fidarsi dei preti. Ma lei davanti ai fichi e al cioccolato non dice mai di no e devi vedere che sorrisi.

Tornando a bomba, io avevo una compagna delle elementari che si chiamava Maria e quella voleva già fare la suora, pregava sempre prima dei pasti e mi rubava i giocattoli con quella faccia da gatta morta! Ma non tutte le Marie sono uguali per fortuna. Hai 17 anni e hai paura. Tutto qui. Non è sempre facile vivere o anche solo sopravvivere, io mi chiedo come facciate voi giovani. vi guardo e vi riempirei di mazzate nei denti ma tu mi hai fatto tenerezza. Non ho molti consigli da darti, quasi non me lo ricordo quando avevo io la tua età. Ma so che le cose cambiano, che va tutto bene, che domani devi andare dal parrucchiere, che invisibile va bene ma inesistente ti uccide l’anima quindi non confondere queste due modalità.

So che passerà. E so che devi tenere stretti tutti questi sentire e emozionarti e usarli. usarli per capire, per scrivere, per pensare e colorare.  So che passerà. Te lo giuro. Passerà. E non sarai mai più così meravigliosa e spaventata. Certa di quanto sopra con profonda stima,

porgo miei più cordiali saluti nella speranza che ora non pensi di essere diventata la mia amica di penna perchè io, gli adolescenti, non li sopporto.

Cordialmente, Franca

ATTILIO MALFERMO DA INZAGO (MI)

Cara Franca e Piera,
mi chiamo Attilio Malfermo e sono un vostro fervido fan nonché un quotato general manager. Non per vantarmi ma sono il migliore. Anzi sono S.U.P.E.R., quello che io riesco a fare in due minuti, gli altri lo fanno in ore. Ho portato una società di commercio di assorbenti femminili al successo: la migliore compagnia italiana nel segmento assorbenti interni nel Nord Italia, superata solo da quelle americane, nord coreane, vietnamite ed europee.
Eppure anch’io ho un problema: le donne.
Ho segretarie incompetenti, recalcitranti e pure un poco idiote.
1 – Vogliono gli aumenti come se darle un lavoro non fosse già di per sé una grazia.
2 – Vogliono essere ascoltate come se avessero qualcosa d’importante da dire.
3 – NON sanno quando devono stare zitte che è sempre.
4 – Hanno il vizio di volere, ad un certo punto quando gli gira e senza avvisare, dei figli.

Ho una certa età e potrei in verità essere in pensione da già un bel po’ (ma devo aspettare che quel fesso di mio nipote si laurei così lo metto qui al mio posto che c’è bisogno di menti fresche e intelligienze giovani) e ricordo ancora le segretarie vecchio stampo che stavano sempre zitte, educate, arrese, economiche e disponibili.
Ora invece pretendono di avere un lavoro e una vita e riescono perfino a dirti che loro lavorano per vivere non l’opposto! Sfacciate. Sfacciate. Non posso neanche licenziarle! Eh no, perché con sti contratti di merda mica le puoi lasciare a casa e se mi rimangono incinte mi fottono per almeno altri due anni.
Ste cretine che è meglio se non lo fanno un figlio che con il loro stipendio è da irresponsabili e  non avrebbero manco i soldi per il nido. 
Io ho tre figli e conosco la difficoltà di sopportarli e crescerli con cognizione di causa e sia io che consorte, sappiamo quanto sia importante trovare delle tate degne che fino ai diciotto anni li curino e controllino e la qualità ha un costo. Io le avverto ogni giorno che un figlio si fa solo se si hanno i soldi se no diventa un atto sovversivo, anti aziendalista e antipatriottico perché sono solo spese per lo stato e perdite per le aziende. Oche.
Insomma, care Signore, voi che avete lavorato una vita, che non avete figli, che siete state diligenti, proattive, flessibili, vivaci, perfette macchine produttive e aziendaliste indefesse consigliatemi:
cosa posso fare? Parto con il mobbing? Invento regole che non hanno rispettato e le licenzio per giusta causa? C’è la figlia del mio vicino di casa che si è stancata di fare cerette e secondo me sarebbe una candidata perfetta per il mio ufficio ma devo eliminarne una per assumere questa e in fretta che una ragazza come questa se no se la prendono altri, che merita: si vede ad occhio nudo.
Certo in un vostro pronto riscontro, vi mando i miei più cari saluti,

Attilio Malfermo
General Manager
XXXXXXXXXXXX
Inzago (MI)

Caro Attilio Malfermo della XXXXXXXXXX di Inzago (MI),

la Piera è rimasta bloccata in un picchetto contro la FIAT: ultimamente mi ha perso la brocca per un meccanico di Torino (Leopoldo Montante, ex direttore vendite), e lo accompagna nei vari picchetti per assicurarsi che non deperisca. É ancora convinta che l’amore inizi dallo stomaco e che pelle cadente ed età molto avanzata siano bazzecole, perciò cucina come non ci fosse un domani e lo segue vestita come una baldracca de fin siecle con sporte di ogni ben di dio. Comunque anche in preda ai fumi dell’amore ieri, tra una maschera al collagene, una lasagna in forno e una calza contenitiva (ma autoreggente) mi ha chiesto di scriverti le seguenti parole pienamente condivise dalla scrivente: M.A. V.A. A. F.A.R.E. I.N. C.U.L.O.

In primis: ma che cazzo hai nel cervello? Ma ti superano persino i vietnamiti, che cazzo di primato ha la tua azienda?! Invece di vendere assorbenti interni vai a vendere armi che mi pari perfetto: idiota al punto giusto ed egoriferito ad libitum. Sei uno che potrebbe convincersi che vendere mine anti-uomo serve all’umanità per evitarne il sovrapopolamento e per  la conservazione dell’ecosistema mondiale.

In secundis: certo che hai un problema con le donne. Il problema sei Tu.

In terzis: Io e la Piera non siamo mai state indefesse, aziendaliste, flessibili: noi eravamo solo due ragazze che dovevano mantenersi perchè se la davamo via avevamo seri dubbi che ce la pagassero. Abbiamo lavorato una vita è vero e all’inizio  in nero, per anni a dire il vero, perchè c’era un coglione come te che pensava che se ci metteva in regola poi noi smettevamo di impegnarci e ci sedevamo sugli allori.

In quartis: ma lo sai che cosa vuole dire sovversivo?

In quintis: vai in pensione vah e magari scrivi un libro che secondo me trovi pure un editore coglione come te che ti pubblica. Oppure trovi un editore che pensa che sei così coglione che forse qualcuno ti leggerà e ti pubblica uguale. Insomma hai quasi il 100% di possibilità di essere pubblicato.

In sestis: smetti subito di essere nostro fan.

In settis: ma che cazzo li hai fatti 3 figli se praticamente hai pagato una per educarli crescerli e amarli al posto tuo? Pensavi fossero soprammobili semimoventi? Ma sopratutto, loro, se per caso ti vedono ti riconoscono o danno del lei?

Certa di aver espresso con quanto sopra tutto il mio disprezzo e sgomento per la totale mancanza di salis della sua persona, nella speranza che un camion la falci NON porgo saluti, Franca

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